Sciopero firme: staffetta fra Gruppo Espresso e Corriere/Gazzetta

ROMA/MILANO Il Coordinamento dei Comitati di redazione del Gruppo l’Espresso-La Repubblica-Finegil-Elemedia, nel confermare lo stato di agitazione dei giornalisti per il rifiuto degli editori di rinnovare il contratto nazionale di lavoro, sospende temporaneamente lo sciopero delle firme, riservandosi di riprendere questa forma di lotta nei prossimi giorni e rinnovando il proprio grazie ai collaboratori che vi hanno aderito.
Considerato il grande impatto mediatico ed emotivo che l’iniziativa dei giornalisti del Gruppo e di altre testate nazionali ha avuto nell’opinione pubblica, il Coordinamento auspica che la Federazione nazionale della Stampa promuova una giornata nazionale di astensione dalle firme esteso anche ai giornalisti dell’emittenza radiofonica e televisiva.
Il Coordinamento conferma i tre giorni di sciopero annunciati, impegnandosi a dar corso alla prima giornata in tempi brevi e senza alcun preavviso. Si riserva altre iniziative di lotta e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, anche in aggiunta a quelle che saranno promosse dalla Fnsi, per riportare gli editori al tavolo della trattativa convocato dal ministro del Lavoro.
Parte intanto lo sciopero delle firme al Corriere della Sera e alla Gazzetta dello Sport come forma di protesta contro il rifiuto degli editori di sedersi al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro.
L’assemblea dei giornalisti del ‘Corriere della Sera’ ha deciso di ritirare le firme dal quotidiano di via Solferino, in seguito al mancato rinnovo del contratto tra Fnsi e Fieg, scaduto da 638 giorni. «La particolare forma di ‘sciopero bianco’ – informa il comitato di redazione – scatta da subito. L’assemblea ha dato mandato all’organismo sindacale di decidere se lo sciopero deve durare solo qualche giorno o debba essere ad oltranza, sino a quando, cioè, non si apriranno le trattative tra le due Federazioni».
Analoga la posizione dei giornalisti della ‘Gazzetta dello Sport’. «In questo modo – spiega il cdr – i quotidiani della Rcs proseguono l’agitazione iniziata nei giorni scorsi dai colleghi del Gruppo Espresso-Repubblica».