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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 09, 2011

SIDDI DA TS: 100 TESTATE DA SALVARE

«È un voto disastroso e sconcertante quello della commissione bilancio Senato che ha bocciato il primo emendamento al ripristino dei fondi per l’editoria nelle tabelle del bilancio di previsione dello stato». Lo ha affermato ieri a Trieste il segretario della Fnsi, Franco Siddi. A margine di un incontro all’Università del capoluogo giuliano, Siddi ha giudicato «incredibile l’insensibilità che si manifesta persino dopo che il tema del sostegno al pluralismo dell’informazione è stato considerato di grande rilevanza dal Capo dello Stato e mentre anche il Presidente del Senato ha preso in carico la questione. Si può ancora rimediare con la legge di stabilità, ma è evidente che il procedimento parlamentare in questa fase segna un punto negativo». Per il segretario Fnsi «non si tratta, come da diverse parti si cerca di accreditare, di invocare finanziamenti a pioggia per attività improbabili, ma di garantire le risorse essenziali per la vita di un centinaio di testate, giornali di idee, delle minoranze linguistiche, delle comunità italiane all’estero e gestiti in cooperativa, che svolgono una funzione centrale nelle loro aree o pubblici di riferimento, garantendo un pluralismo vitale altrimenti negato. La sfida della trasparenza non si può giocare uccidendo a prescindere organi vitali. Eliminare chi con espedienti cerca di avere soldi pubblici è giusto – ha sottolineato – cancellare tutti no». Siddi ha quindi sottolineato «il grande problema delle garanzie per le agenzie di stampa, organi di informazione primaria verso le quali lo Stato deve fare scelte sagge e di sostanza in termini di garanzia e di indipendenza, non cercando di asservire ai governi di turno – ha concluso – la loro opera».

Ancora Siddi: bisogna investire «con coraggio» per battere la crisi del settore e rilanciare il mondo dell’informazione. «Gli indicatori nazionali e internazionali segnalano che l’editoria può trovare una strada di sviluppo investendo con coraggio sui contenuti», ha detto Siddi per il quale «qualità e credibilità sono in tal senso carte fondamentali, così come giornalisti motivati e preparati». Per questo il segretario della Fnsi ha rivolto un appello diretto agli editori perchè «facciano chiarezza e non inseguano il low cost fine a se stesso», invitandoli a «fare ordine e a non ricorrere all’uso sconsiderato dei precari che crea due forme di disagio: personale per chi si sente sfruttato e non valorizzato, aziendale perchè non garantisce il futuro delle strutture».