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  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 21, 2012

SIDDI: EDITORIA, SERVE LEGISLAZIONE ORGANICA

«I tempi sono stretti e, come hanno rilevato le organizzazioni consultate, c’è da fare i conti con un processo legislativo straordinario per un settore e per un bene, il pluralismo dell’informazione, per il quale è centrale una legislazione organica e quindi è fondamentale l’intervento e il controllo del parlamento». Così il segretario della Fnsi, Franco Siddi, ricordando che la Commissione Cultura della Camera ha tenuto ieri pomeriggio una serie di audizioni con le parti sociali sul disegno di legge delega del governo per il riordino degli interventi pubblici del settore. Per Siddi, «la bozza del governo consente di riaccendere i riflettori sul tema che se non affrontato con interventi coerenti in breve tempo rischia di aggiungere ai tanti deficit del paese il deficit del pluralismo, proprio alla vigilia di una tormentata fase politica ed elettorale». Quanto alle linee guida, aggiunge, «la delegazione della Fnsi ha avanzato alcune proposte concrete perchè la delega sia stringente e possa avere effetti incisivi per evitare chiusure di giornali, per moralizzare i caratteri dell’intervento pubblico, da destinare solo a giornali veri e anche una politica di ripresa industriale, di qualità dei contenuti e dell’occupazione del settore». Il sindacato dei giornalisti, prosegue, «ha tuttavia rilevato un grande limite su qualsiasi proposito riformatore nella mancata indicazione del tetto di risorse finanziarie disponibili. Il rigore e il contenimento della spesa va bene se inteso per evitare sprechi, ma occorre una base di partenza definita per il fondo dell’editoria con dotazione pluriennale certa». In caso contrario, per Siddi «ogni riforma sarebbe vana e non sarebbe una riforma un album di buoni propositi». Il confronto, sottolinea, ha evidenziato molti punti di intesa con altre organizzazioni, specialmente con Fieg, Mediacoop e Inpgi. La Commissione Cultura della Camera, presieduta dall’onorevole Manuela Ghizzoni, ha deciso di proseguire l’approfondimento con le parti sociali in una riunione programmata per il 4 ottobre.