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  • Da: Assostampa FVG
  • ottobre 08, 2007

Tagli dei compensi ai collaboratori del “Piccolo”

L’Assostampa del Fvg è al fianco dei colleghi collaboratori dell’edizione di Monfalcone del “Piccolo” che si sono autosospesi per una settimana dopo non aver ricevuto alcuna risposta in merito a una loro richiesta di chiarimento – inoltrata il 21 settembre – sul taglio dei compensi di collaborazione avvenuto negli ultimi mesi.
Come già segnalato dal Cdr del giornale, l’autosospensione dei colleghi di Monfalcone rappresenta un segnale di disagio esistente nelle redazioni esterne del “Piccolo”. I collaboratori, il cui lavoro è indispensabile e irrinunciabile per la realizzazione del giornale, continuano a essere ignorati e retribuiti in modo inadeguato

Già un anno fa il sindacato dei giornalisti aveva raccolto il disagio e le richieste di questi colleghi, giovani e meno giovani, alcuni professionisti e altri pubblicisti, che lavorano senza un contratto vero e proprio, vengono usati molto e pagati quasi sempre poco, spesso pochissimo, senza garanzie di alcuna natura e senza concrete prospettive di assunzione.

Allora avevamo chiesto all’editore e alla direzione un incontro per discutere dei loro problemi, allegando un documento con delle richieste concordate in un’assemblea coi colleghi interessati. L’amministratore delegato del “Piccolo” (lo stesso del “Messaggero Veneto” di Udine) quella volta aveva risposto “di non poter acconsentire all’incontro richiesto in quanto ritengo che gli argomenti evidenziati esulino dalle materie oggetto di confronto sindacale tra le parti. Tale questione è tra l’altro oggetto di controversa discussione tra le rispettive organizzazioni di categoria nell’ambito del mancato avvio delle trattative per ilrinnovo del contratto di lavoro”. E concludeva: “Fermo restando quanto sopra, ritengo utile evidenziarvi che il ricorso al lavoro autonomo avviene nel pieno rispetto della normativa di legge vigente in materia”.

Tale rifiuto a discutere era grave allora e ritorna di attualità adesso che il problema si ripropone, se possibile ancor più grave. Il sindacato dei giornalisti ripropone la richiesta all’azienda di un tavolo di discussione e trattativa, per la difesa delle fasce più deboli della professione, e si riserva di agire in altra sede al fianco dei colleghi collaboratori del “Piccolo” per la tutela dei loro diritti e per il rispetto del loro lavoro.