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  • Da: Assostampa FVG
  • febbraio 07, 2024

UFFICIO STAMPA CONSIGLIO REGIONALE: MUSCATELLO E DEGANO DA BORDIN

Incontro a Udine, nella sede regionale di via Prefettura, tra il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, il presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti, Cristiano Degano, e il presidente di Assostampa Fvg, Carlo Muscatello.
Nell’esaminare le modalità organizzative e contrattuali con le quali le due agenzie di stampa seguono l’attività di Giunta e Consiglio regionale garantendo un’informazione quotidiana, il presidente Bordin e i vertici di Ordine e sindacato dei giornalisti si sono trovati d’accordo sul comune obiettivo di giungere quanto prima al corretto inquadramento del ruolo del giornalista all’interno della pubblica amministrazione del Friuli Venezia Giulia. Un inquadramento ormai improrogabile – hanno sottolineato i rappresentanti di Ordine e Assostampa FVG – anche per poter avviare i previsti concorsi pubblici al fine di adeguare gli organici di Arc e Acon evitando di ricorrere, come invece avvenuto negli ultimi anni, alle agenzie interinali. (ACON)

Fin qui il comunicato congiunto e concordato. Assostampa Fvg, assieme al Gruppo regionale giornalisti pensionati, ricorda inoltre che circa quarant’anni fa la Giunta regionale del Fvg, contemporaneamente alla Regione Lombardia e alla Provincia autonoma di Trento, invece di dotarsi di un Ufficio stampa, decise – in modo innovativo e lungimirante – di creare una agenzia di stampa (Arc), cui seguì, qualche anno dopo, la costituzione di una analoga agenzia di stampa (Acon) per il Consiglio regionale.

Ciò ha significato redazioni con un Direttore responsabile e giornalisti professionisti ai quali venivano applicati il CNLG e gli altri istituti specifici della categoria: Casagit (la cassa sanitaria integrativa), Inpgi (ora assorbito dall’Inps), Fondo giornalisti, ex Fissa. Ciò ha garantito per tanti anni all’Istituzione regionale un’informazione corretta, verificata, tempestiva, tanto da guadagnarsi la stima, la credibilità e il rispetto degli organi di informazione ai quali si rivolgeva. Anticipando così la legge nazionale 150 del 2000 che disciplina le attività di informazione delle pubbliche amministrazioni, legge poco e mal applicata.

Da primi della classe a livello nazionale, purtroppo oggi siamo il fanalino di coda, ma se la politica avesse la volontà, avrebbe tutti gli strumenti per invertire questa tendenza. La strada da percorrere è quella del concorso pubblico e del contratto di lavoro giornalistico. Non certo le agenzie interinali, i contratti a termine e di fatto la precarietà dei giornalisti delle Agenzie di stampa della Regione Fvg.