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  • Da: Assostampa FVG
  • maggio 09, 2013

VERSO IL NUOVO CONTRATTO

dal  Bollettino Ordine Giornalisti Fvg:

Ripartiamo dal contratto, scaduto il 31 marzo. La delegazione della Fnsi ha incontrato i vertici della Fieg, la strada per il rinnovo sarà lunga e non facile. Gli editori hanno già messo le mani avanti: con questa crisi – hanno detto – non crederete mica di chiedere degli aumenti? Ma un contratto non è fatto soltanto della parte economica, che pure va trattata e ha una sua importanza. Esiste anche la parte normativa, che in una crisi di sistema come quella attuale può e deve servire a ridisegnare il lavoro giornalistico, dentro e fuori dalle redazioni, contrastando la crisi e riconoscendo dignità al lavoro e a tutti i lavoratori. Anche i collaboratori, i precari, i freelance.
Ha detto il segretario Franco Siddi: "Editori e giornalisti hanno riconosciuto che un rinnovo contrattuale decoroso, capace di guardare al cambiamento, di reggere le sfide della crisi e di impegnare le parti nella sfida per un futuro di sistema, sia un percorso attuale e un segno di reciproca fiducia”.
Già, il riconoscimento reciproco ha la sua importanza, dopo anni nei quali alcuni fra gli editori hanno tentato di superare il contratto nazionale, che per il sindacato  è elemento imprescindibile, in quanto rete di garanzia e solidarietà uguale per tutti.
Ancora Siddi: ”Pur essendosi evidenziate differenze e distanze naturali e storiche, l’incontro è valso a riconoscere che non era scontata l’apertura del confronto su un nuovo contratto in un tempo molto complicato per le imprese editoriali e il loro business, e per i giornalisti che a causa della crisi vedono allentarsi molte sicurezze sul lavoro”.
Dunque il primo incontro è servito a definire un metodo di lavoro, individuare temi che saranno sviluppati in quattro commissioni bilaterali e una istituzionale di raccordo e interlocuzione con i pubblici poteri. Il primo tavolo si occuperà di Inpgi, ammortizzatori sociali e formazione; il secondo dell’aggiornamento del contratto in relazione a nuove figure professionali e nuovi modelli organizzativi che l’innovazione tecnologica e la multimedialità richiedono; il terzo dovrà definire misure di compatibilità relative al fondo integrativo di fine rapporto (la cosiddetta ex fissa); l’ultimo si occuperà della ridefinizione contrattuale del lavoro parasubordinato e autonomo con l’obiettivo, per il sindacato, delle integrazioni contrattuali e del giusto compenso, per gli editori di una riorganizzazione funzionale del lavoro giornalistico.
La commissione istituzionale è già impegnata nella messa a punto di proposte e iniziative per quanto riguarda le riforme legislative di interesse comune (welfare, diritto d’autore, pubblicità, google…). In particolare, editori e sindacato ritengono che la crisi non possa essere scaricata solo sulle parti sociali, ma necessiti di un’interlocuzione con i pubblici poteri per una riforma del welfare di settore.
"Stiamo vivendo una delle crisi più cruente della nostra storia – ha detto il presidente della Fieg, Giulio Anselmi – e per questo ci auguriamo che saremo in grado di mettere in campo azioni congiunte e responsabili. Il nuovo contratto dovrà seguire i nuovi modelli organizzativi in vigore nelle aziende. E’ impensabile avere aumenti salariali, mentre è necessario prevedere più flessibilità, ridiscutere gli automatismi e introdurre nuove figure professionali".
La risposta della Fnsi: ”Siamo pronti al confronto, sappiamo che la sfida è impegnativa e che il momento è grave. Agli editori che chiedono discontinuità diciamo che se questo significa aggiornamento del contratto nell’ottica dello sviluppo professionale, siamo disponibili, se invece  un tentativo di ‘sbaraccare’ il contratto, siamo contrari. Questo significherebbe aprire il conflitto. Anche un rinnovo senza soldi, come annunciato da Anselmi, sia pure in tempi di ristrettezza, è impensabile. Serve senso della giusta visione del sistema, ma anche realismo e concretezza”.
Le posizioni sono dunque per ora distanti. Ma la crisi riguarda tutti e impone sforzi di mediazione.

Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg