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  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 25, 2012

ASSOSTAMPA FVG ADERISCE APPELLO EQUO COMPENSO

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia aderisce all’appello ai parlamentari dalla Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi per una sollecita approvazione della legge per l’equo compenso dei freelance. Forte è infatti il timore che il provvedimento, già approvato all’unanimità alla Camera, si areni a un passo dal traguardo, per la prossima fine della legislatura.

L’Assostampa del Friuli Venezia Giulia invita pertanto tutti i colleghi, contrattualizzati e non, e tutti i cittadini sensibili alle problematiche della tutela dei diritti del lavoro e della qualità dell’informazione a sottoscrivere l’appello on line sul sito web dell’associazione Articolo 21 (www.articolo21.org), che l’ha fatto proprio e rilanciato come petizione.
La petizione ha raccolto in pochi giorni oltre 1000 adesioni tra giornalisti, cittadini e professionisti di altri settori, e vede tra i primi firmatari il Segretario e il Presidente della Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale, e il Segretario nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Giancarlo Ghirra.

Il testo è sottoscrivibile da tutti al seguente link diretto al sito web di Articolo 21:
http://www.articolo21.org/2012/09/equo-compenso-comunicato-appello-ai-parlamentari-della-commissione-nazionale-lavoro-autonomo-fnsi/comment-page-1/

(di seguito il testo dell’appello della Commissione lavoro autonomo Fnsi)

EQUO COMPENSO PER I GIORNALISTI PRECARIZZATI
Oggi in Italia più della metà dei giornalisti non ha un contratto di assunzione stabile, non ha prospettive, non ha tutele! Oggi in Italia migliaia di giornalisti freelance sono costretti a lavorare solo nominalmente come liberi professionisti. Nella maggior parte dei casi ricevono compensi irrisori, anche 2-5 euro a pezzo, definiti in maniera unilaterale e insindacabile dagli editori e spesso corrisposti con notevole ritardo (6-9-12 mesi)!
La situazione è così grave che secondo recenti ricerche effettuate sui dati ufficiali dell’Istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (Inpgi) il 75% dei freelance guadagna in media meno di 10.000 euro lordi l’anno, e il 62% meno di 5.000! Per queste ragioni oggi in Italia è necessario approvare una legge che impedisca lo sfruttamento di professionisti che con il loro lavoro contribuiscono a garantire il diritto, costituzionalmente sancito, all’informazione!

La Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi invita i Parlamentari a sostenere il percorso di approvazione, entro la legislatura, di una legge sull’equo compenso che:
– tuteli e garantisca il rispetto dei diritti costituzionali del lavoro anche per i giornalisti, in primis l’articolo 36 della Costituzione
– che definisca una soglia di dignità secondo il principio per cui un giornalista lavoratore autonomo o precarizzato, che sopporta tutti i costi di lavoro, deve essere pagato di più di uno assunto e non di meno
– che corregga un’ingiustizia sociale che autorizza tacitamente lo sfruttamento di lavoratori senza tutele
– che preveda meccanismi sanzionatori per chi utilizza fondi pubblici e non è in regola con le norme che definiscono i rapporti di lavoro

- che consenta anche ai giornalisti attualmente precarizzati di poter avere un futuro pensionistico dignitoso
– che preveda ammortizzatori sociali per i giornalisti freelance, oggi senza tutele
– che imponga il rispetto di  tempi di pagamento ragionevoli sulla base delle norme già sottoscritte dagli editori con il sindacato dei giornalisti e stabiliti dalle stesse norme