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  • Da: Assostampa FVG
  • luglio 24, 2009

COLLABORATORI GAZZETTINO: INCONTRO SABATO A VENEZIA

Tagli dei compensi e ritorsioni nelle redazioni contro i giornalisti del lavoro autonomo. Le Assostampa del Veneto e del Friuli Venezia Giulia assieme con i Coordinamenti dei collaboratori organizzano per sabato 25 luglio un ‘assemblea dei collaboratori del Gazzettino nella sede del Sindacato dei Giornalisti del Veneto a Venezia.
Il Sindacato giornalisti del Veneto, il Coordinamento RE:FUSI, il Coordinamento precari e freelance del Friuli Venezia Giulia e l’Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia organizzano per domani, sabato 25 luglio, alle 11, a Venezia, nella sede del Sindacato, San Polo 2162, un incontro dei collaboratori del Gazzettino per fare il punto della situazione e valutare le prospettive dopo le recenti iniziative dell’azienda editrice del quotidiano.
Saranno presenti Daniele Carlon, segretario regionale del Sindacato veneto, Paolo Francesconi, componente del CdR del Gazzettino e della Giunta regionale del Sindacato e un rappresentante dell’Associazione Stampa Friuli Venezia Giulia.

Sull’argomento, da segnalare un’iniziativa politica. Con un’interrogazione "a risposta immediata" bipartisan, primo firmatario Flavio Frasson (Udc, i consiglieri regionali veneti si rivolgono alla Giunta per sapere "se intende intervenire per tutelare dei giornalisti-collaboratori e freelance delle testate giornalistiche del Veneto facendo sì che il loro lavoro venga retribuito in maniera dignitosa".
E’ un intervento necessario e urgente – affermano i sedici consiglieri che hanno sottoscritto l’interrogazione – visto che dal 1 luglio alcuni quotidiani veneti hanno annunciato che intendono ribassare ulteriormente i compensi dei suoi numerosi giornalisti-collaboratori, già ridotte nei mesi scorsi e di "pagare" 3 euro per un articolo entro le 1000 battute, 6 euro se il pezzo rientra nelle 2.000 battute, e 19 euro se va oltre le 3.000: ma se il suddetto articolo dovesse "fermarsi" a quota 3.000, il compenso sarà di 12 euro lordi.
"Forse l’opinione pubblica non sa – si legge ancora nell’interrogazione – che un "pezzo" di 3.000 battute, correlato da due foto, può anche arrivare a coprire mezza pagina; per raccogliere le informazioni per l’articolo il freelance deve usare quasi sempre i propri mezzi: automobile, motorino, cellulare, internet, ovviamente a proprie spese. Per scrivere 3.000 battute può tranquillamente perdere due ore o anche più, e che per tutto questo il collaboratore riceverà un compenso di ben 12 euro lordi (da cui vanno detratte le tasse, i contributi, le spese".
"Pagare, si fa per dire, i collaboratori con 5-10, al massimo 20 euro lordi ad articolo – concludono i consiglieri – è una pratica non solo diffusa, ma anche considerata "un normale prezzo di mercato" da troppi editori, grandi e piccoli. A tale situazione si è poi aggiunta in questi mesi la corsa al ribasso dei compensi, che sta ora diventando un’inquietante consuetudine anche per altre testate. Fare finta di niente davanti a tutto ciò significa sostenere di fatto lo sfruttamento di centinaia di collaboratori, giovani e meno giovani, che con il loro costante lavoro, riempiono le pagine dei nostri quotidiani e forniscono ogni giorno servizi alle televisioni e alle radio private".