CONTRO CHIUSURA EDIZIONE GORIZIANA MESSAGGERO VENETO
L’Assostampa Fvg, articolazione territoriale della Fnsi, sindacato unitario dei giornalisti italiani, ribadisce la propria ferma contrarietà alla chiusura dell’edizione goriziana del Messaggero Veneto e si unisce all’appello (vedi agenzie allegate) rivolto dalla politica isontina e regionale all’Editoriale Fvg, Gruppo Espresso Repubblica, perchè tale decisione venga rivista. Il piano di risparmi avviato dall’azienda in concomitanza con l’imminente passaggio al tabloid del Messaggero Veneto di Udine e del Piccolo di Trieste, e dell’unificazione della fase di stampa nel nuovo stabilimento di Gorizia, non può finire per penalizzare proprio la comunità isontina. Inoltre, il prospettato taglio di sei redattori per ognuno dei due quotidiani non sembra al sindacato il modo migliore per un rilancio delle due testate, entrambe leader nelle rispettive aree di diffusione. Ancora una volta si investe solo sulle macchine, si indeboliscono le redazioni, pensando forse che il cambio di formato, grafica e sistema editoriale sia da solo sufficiente a rafforzare i due giornali. L’edizione di Gorizia è per il Messaggero Veneto presenza qualificante, una voce importante che da oltre cinquant’anni contribuisce al pluralismo dell’informazione in un’area particolare della regione. L’appello del sindacato è volto anche a tutelare i tanti collaboratori goriziani e isontini della testata, vero anello debole della catena, che dopo anni di sacrifici rimarrebbero senza lavoro. Segnaliamo fra l’altro all’editore che, se anche solo una parte dei collaboratori storici del giornale (persone che arrivavano a scrivere anche 1500/2000 articoli all’anno…) fosse costretta a tutelarsi in altra sede, e in quella sede vedesse rinosciute le proprie ragioni, il piano di risparmi fin qui architettato verrebbe di fatto annullato. Il buon senso dovrebbe dunque portare tutti a valutare meglio la complessa questione.
EDITORIA: SERRACCHIANI, RESTI MESSAGGERO VENETO A GORIZIA LETTERA EUROPARLAMENTARE A DE BENEDETTI
(ANSA) – TRIESTE, 19 GEN – Per l’europarlamentare del Pd Debora Serracchiani la soppressione dell’edizione di Gorizia del Messaggero Veneto «significherebbe la scomparsa di un’altra voce dall’offerta giornalistica nel Friuli Venezia Giulia, che non può permettersi di vedere ristretto il pluralismo dell’informazione». Lo scrive in una lettera inviata al presidente del Gruppo editoriale L’Espresso SpA, Carlo De Benedetti, «raccogliendo e interpretando – sottolinea – le pressanti istanze che giungono dal territorio della regione, e particolarmente dalla provincia di Gorizia». Dopo aver ricordato che «le istituzioni locali si sono mobilitate con ordini del giorno approvati all’unanimità dal Consiglio provinciale e comunale, e attraverso una lettera all’a.d. e alla direzione, sottoscritta dal presidente della Provincia e da tutti i sindaci dell’Isontino», Serracchiani sottolinea che «l’edizione di Gorizia del Messaggero Veneto rappresenta una preziosa e storica risorsa per la comunità isontina, distinguendosi da sempre per attendibilità, autorevolezza e completezza dell’informazione». L’ipotesi di mantenere un ‘presidiò a Gorizia con tre giornalisti, secondo Serracchiani «rappresenterebbe solo l’anticamera della chiusura definitiva e completa del giornale a Gorizia nel momento in cui l’inevitabile crollo delle vendite non ne giustificherebbe più l’esistenza».