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  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 21, 2011

CONTRO L’ART 8 DELLA MANOVRA

La Giunta Esecutiva della Fnsi, riunitasi assieme ai Presidenti delle venti Associazioni Regionali federate, ha confermato il giudizio fortemente critico e negativo sui contenuti dell’art. 8 della manovra del Governo per fronteggiare la crisi economica, approvata nei giorni scorsi dai due rami del Parlamento. Si tratta di una norma iniqua e sotto molti aspetti anticostituzionale, che poteva, senza alcuna difficoltà, essere stralciata dal provvedimento di legge, non avendo nessuna attinenza né conseguenza di natura economica, né per il riequilibrio dei conti pubblici, né alcuna utilità reale per la ripresa economica e l’occupazione.
La Fnsi si attiverà con ogni mezzo perché questa norma sia tempestivamente cancellata e siano comunque disapplicate e neutralizzate disposizioni devastanti per il mondo del lavoro.
Il Sindacato dei giornalisti sosterrà con il proprio collegio legale qualsiasi vertenza giudiziaria che possa attivare un procedimento sulla illegittimità della norma davanti alla Corte Costituzionale. Peraltro, alcune norme, già dannose per la generalità dei lavoratori, sono devastanti per gli equilibri di base del sistema dell’informazione, poiché incidono pesantemente sull’autonomia e l’indipendenza degli operatori e sulla tutela delle fonti. Con un articolo di legge si travolgono altre leggi in vigore, aprendo il campo a incursioni improprie di poteri, anche di quelli meno trasparenti o occulti.
Nelle prossime settimane sarà messo in atto un calendario di iniziative volte a sensibilizzare e a mobilitare l’intera categoria. Una conferenza nazionale dei comitati e fiduciari di redazione delle testate italiane sarà dedicata all’approfondimento di tutti gli aspetti che possono derivare dall’applicazione della norma e all’individuazione delle forme di contrasto sindacale da mettere in campo in ogni realtà aziendale dovesse essere necessario intervenire. Nel frattempo, le Associazioni Regionali e i Comitati e Fiduciari di redazione sono impegnati a non realizzare contratti di prossimità, a monitorare la situazione e a informare tempestivamente la Fnsi. Che chiederà un confronto operativo con le organizzazioni sindacali con le quali è legata da un patto unitario per valutare iniziative comuni di lotta e di protesta, mentre auspica la tempestiva costituzione di un movimento referendario per la raccolta delle firme necessarie ad abrogare una norma di legge che distrugge le tutele contrattuali e legislative costruite nel corso di oltre un secolo di impegno del mondo del lavoro e di crescita civile del Paese.