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  • Da: Assostampa FVG
  • febbraio 28, 2007

DA DUE ANNI SENZA CONTRATTO

Cara cittadina, caro cittadino,

da due anni i giornalisti italiani attendono il rinnovo del contratto di lavoro con gli editori della Fieg. Proprio oggi 28 febbraio ricorre il secondo anniversario della scadenza del principale contratto di categoria, che gli editori rifiutano di rinnovare impedendo ostinatamente anche l’inizio di una trattativa, sollecitata dalle più alte cariche dello Stato, dalle Istituzioni, dal Parlamento e per la quale il Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha più volte proposto, inutilmente, un tavolo tecnico. I giornalisti pongono una serie di problemi al cui centro vi è una tutela della dignità professionale e delle condizioni di vita e di lavoro di migliaia di giornalisti freelance e precari, sfruttati e mal pagati. Il Sindacato unitario dei giornalisti si è detto disponibile ad un negoziato senza pregiudiziali, sereno, che consenta soluzioni avanzate in una fase di grande sviluppo degli strumenti di comunicazione di massa. Per tutta risposta gli editori hanno respinto le richieste dei giornalisti e, soprattutto, si sono dichiarati non disponibili a cominciare il confronto. Una posizione questa che mette in discussione il diritto costituzionale alla contrattazione e che rende difficilissime le relazioni sindacali in moltissime aziende del mondo dell’informazione. Gli editori assumono un atteggiamento che appare ostruzionistico persino nei tavoli di negoziato aperti dal governo sui temi del mercato del lavoro giornalistico, della riforma dell’editoria, della riforma della previdenza autonoma dei giornalisti. La Fnsi, le Associazioni Regionali di Stampa e i Comitati e Fiduciari di redazione chiedono agli editori di accogliere gli inviti delle istituzioni e la disponibilità del Sindacato e di aprire finalmente un negoziato che può evitare nuove pesanti azioni di mobilitazione e di sciopero. La Fnsi illustrerà, oggi, la situazione e il proprio punto di vista nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà alle 14 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione, 4 a Roma.