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  • Da: Assostampa FVG
  • ottobre 17, 2012

DAL CDR DEL CORRIERE

Il Comitato di redazione del Corriere della Sera richiama l’attenzione dei lettori sull’assemblea straordinaria dei soci di Rcs MediaGroup, la casa editrice del nostro giornale, annunciata per oggi, in prima convocazione. Gli Azionisti dovranno decidere se varare un aumento di capitale per ripianare le perdite causate, in prevalenza, dalla svalutazione delle partecipazioni in Unidad Editorial, società editrice spagnola controllata da Rcs MediaGroup. La somma necessaria è pari a circa 400 milioni di euro. In alternativa all’aumento di capitale gli Azionisti potrebbero approvare un piano industriale che recuperi una cifra equivalente attraverso un aumento dei ricavi o una riduzione dei costi.

Il Comitato di redazione, che rappresenta i giornalisti del Corriere, è impegnato in questi giorni in una trattativa con l’azienda per il rilancio del giornale. I giornalisti, dunque, sono pronti a fare la loro parte, come sempre al servizio dei Lettori del Corriere. Ma è necessario che anche gli Azionisti facciano la loro, conferendo le risorse finanziarie indispensabili per mettere il Corriere nelle condizioni di far fronte ai cambiamenti imposti dalla trasformazione tecnologica e dalla congiuntura economica sfavorevole. In particolare il Comitato rivolge un appello pressante agli Azionisti di Rcs MediaGroup, federati nel Patto di sindacato che controlla il 58,1% delle azioni ordinarie. Ecco i nomi delle società interessate e le relative quote delle azioni sindacate, secondo l’ultima  “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari”,  pubblicata da Rcs MediaGroup:  Mediobanca (13,6%); Fiat  (10,2%);  Italmobiliare, gruppo Pesenti (7,4%); Pirelli (5,2%);  Banca Intesa Sanpaolo (4,9%); Assicurazioni Generali (3,7%); Sinpar, gruppo Lucchini (2%); Merloni Invest, Francesco Merloni, (2%); Mittel (1,2%); Eridano Finanziaria (1,2%); Edison (1,%). Nel Patto rientra anche il gruppo Unipol, che ha rilevato il 5,2% in carico a Fondiaria (gruppo Sai-Ligresti).

Gli Azionisti del Patto di sindacato (come gli altri) hanno percepito copiosi dividendi, frutto soprattutto degli utili generati dal Corriere della Sera. Anche negli ultimi cinque esercizi (2007- 2011),  già segnati dall’inizio della crisi, il monte dividendi (azioni ordinarie e di risparmio) distribuito agli azionisti  ha raggiunto quota 108 milioni di euro, contro risorse provenienti da aumenti di capitale pari a zero. Ora è venuto il momento di onorare l’impegno che è implicito per chi si è assunto la responsabilità di detenere la proprietà azionaria del più grande quotidiano di informazione italiano. Sarebbe una decisione miope intaccare il patrimonio giornalistico di Rcs MediaGroup, o, come è stato ventilato, alienare la sede storica del Corriere della Sera, in via Solferino a Milano, pur di far quadrare conti compromessi da operazioni che non hanno nulla a che vedere con le attività sviluppate in Italia.