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  • Da: Assostampa FVG
  • maggio 26, 2016

DDL INTIMIDAZIONI: LA CLASSE POLITICA SI AUTOTUTELA

«Non stupisce più di tanto che, nel tentativo di tutelare se stessa, la classe politica abbia espresso un voto “quasi unanime” in commissione Giustizia del Senato sul ddl per il contrasto alle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali, prevedendo, tra gli altri provvedimenti, un inasprimento delle pene a carico dei giornalisti che dovessero essere giudicati colpevoli di diffamazione ai danni di magistrati o politici eletti a livello nazionale o locale». Lo affermano in una nota il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti. «Quel che stupisce – proseguono – è che si tenti di affermare l’esistenza di una categoria di cittadini più uguali degli altri, e ancora più grave è che il Parlamento lavori ad inasprire le sanzioni a carico dei giornalisti, mentre nessuna risposta è stata ancora data al problema delle cosiddette “querele temerarie” né alla richiesta di cancellare il carcere per i giornalisti, armi improprie utilizzate sempre più spesso contro i cronisti, in particolare contro quelli che per svolgere il proprio dovere fanno i conti ogni giorno con le minacce e le intimidazioni della criminalità».