0 Liked
  • Da: Assostampa FVG
  • febbraio 13, 2013

DOCUMENTO DI AUTONOMIA E SOLIDARIETA’DOPO L’ASSEMBLEA NAZIONALE DI BOLOGNA

Riceviamo e diffondiamo:

Documento di Autonomia dopo l’assemblea nazionale di Bologna

LIBERTA’ D’INFORMAZIONE, ENTI DI CATEGORIA IN SICUREZZA E CONTRATTO
LE SFIDE DAVANTI ALLA CATEGORIA DEI GIORNALISTI ITALIANI

Contrastare il restringimento degli spazi democratici che comprime la libertà di informazione, mettere in sicurezza gli Enti economici della categoria, affrontare subito la discussione contrattuale per governare la complicata fase di transizione, ridefinire le tutele del lavoro dipendente e di quello autonomo anche attraverso significative modifiche della Riforma Fornero, innovare il sindacato adeguandolo ai compiti che il nuovo panorama editoriale richiede. Questi i principali punti programmatici indicati dall’assemblea nazionale di Autonomia e Solidarietà, componente degli Enti della categoria dei giornalisti, svoltasti a Bologna dall’8 al 10 febbraio 2013.

Il progressivo deteriorarsi del tessuto democratico, segnalato anche dai vari tentativi di imbavagliare l’informazione, ha contribuito ad approfondire la distanza fra cittadini e politica. Autonomia e Solidarietà chiede che il nuovo parlamento operi una svolta in totale discontinuità con il precedente, rimettendo al centro della sua azione i temi della cittadinanza, del sostegno, anche attraverso fondi pubblici, al pluralismo informativo, riformando il settore con una legge antitrust e una sullo statuto dell’impresa editoriale. Fondamentale è il riassetto del sistema radiotelevisivo (con particolare riferimento alla vicende che interessano Mediaset  e la7) tornando a una centralità del servizio pubblico del quale va ridefinita e modernizzata la missione editoriale e promossa una nuova governance.  La crisi non può più essere un alibi per continuare a depauperare le redazioni, abbassandone il livello professionale e di conseguenza mettendo a rischio il ruolo dell’informazione nella tenuta democratica del Paese.

Sempre più importante in questo contesto deve essere il ruolo propulsivo del sindacato in una serrata interlocuzione con la politica e le istituzioni per ottenere un’iniziativa legislativa positiva e modernizzatrice. Ma Fnsi e Associazioni Regionali devono riflettere e promuovere anche un radicale cambiamento nel loro approccio a un mondo, quello giornalistico, profondamente mutato dell’ultimo decennio.

Vanno ridisegnati i confini e le tutele di lavoro dipendente e autonomo, chiarendo definitivamente gli ambiti e le caratteristiche dell’uno e dell’altro a difesa della parte più esposta  della categoria, evitando di sovrapporre pericolosamente precariato e libero esercizio della professione. Ma anche gli editori devono fare finalmente la loro parte di imprenditori: va definitivamente abbandonata la facile scorciatoia dei tagli agli organici  per imboccare la via del rilancio e dell’innovazione di prodotto, percorso in cui è centrale il ruolo della professione giornalistica.

Un banco di prova delle reali intenzioni degli editori sarà il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico, il confronto sul quale va aperto immediatamente. Contestualmente alla trattativa contrattuale vanno individuati gli strumenti per la messa in sicurezza di un sistema e di un welfare di categoria che finora ha contribuito alla tenuta complessiva del settore, senza gravare sulla finanza pubblica. Un impianto prezioso per l’autonomia che risente degli effetti devastanti di una crisi ormai quinquennale.

L’assemblea ritiene che il percorso di rinnovamento e di rilancio della professione, le sfide che la rivoluzione digitale lanciano a tutto il mondo editoriale, necessitino di un progetto e di un programma con scelte nette e con la chiara assunzione di responsabilità dei gruppi dirigenti. In questo senso una Conferenza di  Programma potrebbe essere un utile strumento per coinvolgere tutta la categoria nei processi decisionali.

L’Assemblea ha varato il nuovo coordinamento nazionale che è composto dai colleghi: Guido Besana (portavoce),  Anna Maria Chiariello, Rossella Matarrese, Paola Spadari e Stefano Tallia.