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  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 27, 2019

EDITORIA, FNSI: «PRESTO UNA SERIE DI INCONTRI PER REALIZZARE I CONTRIBUTI DA PORTARE AGLI STATI GENERALI»

Raffaele-Lorusso«L’auspicio è che gli Stati generali dell’editoria inaugurati oggi siano davvero il più possibile
partecipati. Per questo la FNSI promuoverà una serie di incontri ai quali saranno chiamate a
confrontarsi tutte quelle realtà associative che si muovono nel panorama dell’informazione e con le
quali abbiamo condiviso nel recente passato iniziative per la libertà e i diritti. Un confronto che
servirà a mettere a punto i contributi da portare ai tavoli governativi». Lo ha detto Raffaele Lorusso,
segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana, nel corso della conferenza
stampa convocata nella sede del sindacato per fare il punto dopo l’apertura degli Stati generali
dell’editoria insieme con associazioni, cooperative editoriali e con le realtà che non sono state
invitate alla cerimonia di questa mattina.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, fra gli altri, i rappresentanti di Alleanza delle
Cooperative Italiane Comunicazione e Federazione italiana liberi editori; il segretario dell’Usigrai,
Vittorio Di Trapani; il direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio; il segretario dell’Ucsi,
Maurizio Di Schino; giornalisti e giornaliste del Manifesto, di Avvenire, di Articolo21,
dell’associazione Giulia giornaliste, del Giornale radio sociale, del Sindacato cronisti romani.
«Il sindacato ha accolto con favore la disponibilità dell’esecutivo ad affrontare il tema nella sua
globalità. È necessario che le parole di oggi si trasformino in atti che smentiscano quanto fatto
finora dal governo, come i tagli che hanno colpito quelle voci che senza sostegno pubblico corrono
il rischio di non potersi più esprimere. Senza intervento pubblico questo settore non può ripartire.
Auspichiamo che l’attenzione data ad altri settori sia ora riservata anche all’editoria», ha ribadito
Lorusso.
«Il nodo centrale deve essere il lavoro. Non si può parlare di informazione senza parlare di qualità
del lavoro. Di contrasto al precariato. Di buona occupazione. Senza lavoro regolare non si salva il
sistema. Occorre coinvolgere professionisti, giuristi, ricercatori che contribuiscano a stilare
provvedimenti normativi che siano validi anche in prospettiva futura», ha concluso il segretario
generale.
«È necessario contrastate i tagli e i bavagli, intervenire contro le querele temerarie. Dirimente sarà
la questione della rappresentanza: di chi rappresenta chi. E di chi non è stato invitato a partecipare
agli Stati generali», ha rilevato il presidente della FNSI, Giuseppe Giulietti.
«Quando si vogliono cancellare i mediatori, i corpi intermedi – ha proseguito – si è fuori dalla
costituzione senza referendum. Dobbiamo rivolgere un appello al Capo dello Stato. Chi vuole
cancellare i giornalisti vuole cancellare il ruolo di chi fa le domande. Colpire il fondo per l’editoria
significa indebolire le voci della diversità e del pluralismo».
Sul taglio del contributo pubblico all’editoria, hanno concluso Lorusso e Giulietti, «il sindacato
chiederà una moratoria e intanto convocherà giuristi, costituzionalisti, studiosi chiamati anche ad
approfondire le buone pratiche diffuse in altri Paesi».