0 Liked
  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 26, 2014

EQUO COMPENSO “INCAGLIATO” MA INTANTO…

da Articolo21:
Mentre l’equo compenso per i giornalisti lavoratori autonomi pare incagliato e fortemente limitato da una delibera della commissione attuativa, c’è invece chi prende ad esempio la legge 233/2012 sull’equità retributiva dei giornalisti per estenderla a tutti i lavoratori. Cioè anche a quelli di ogni altro settore, se non inquadrati come dipendenti, applicando le condizioni del contratto collettivo più pertinente.
E, per farlo, ha elaborato una proposta quasi uguale alla legge già approvata per i giornalisti. (Ma, allora, perché in tanti affermavano che la legge 233 era fatta male, inapplicabile, da interpretare, forse anche illegittima… mentre ora invece viene ripresa per applicarla a tutti i lavoratori autonomi, anche di altri settori?).
L’iniziativa nasce dalla deputata del PD Chiara Gribaudo, che sta dando seguito assieme ad altri parlamentari ad alcune proposte avanzate da "Alta Partecipazione", un coordinamento di associazioni di giovani, precari e professionisti di vari settori, che stanno formulando "dal basso" delle proposte d’intervento legislativo sul mondo del lavoro, il fisco, la previdenza, il diritto allo studio. Fra quelle presentate in una conferenza alla Camera dei deputati il 17 marzo scorso figurano il contratto d’inclusione, l’indennità di disoccupazione universale, il Servizio per il lavoro.
Nel frattempo, già dal maggio 2013, l’on. Chiara Gribaudo ha presentato in Commissione Lavoro della Camera, come prima firmataria (assieme a tutti i parlamentari PD della Commissione) una proposta di risoluzione che impegni il Governo a istituire una Commissione per la valutazione dell’equo compenso, nei settori nei quali non esiste una specifica disciplina contrattuale delle retribuzioni. Commissione che abbia "il compito di definire l’equo compenso dei lavoratori subordinati, o autonomi ovvero professionisti, avuto riguardo alla natura e alle caratteristiche della prestazione nonché in coerenza con i trattamenti previsti dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria in favore dei titolari di un rapporto di lavoro subordinato di settori contigui ovvero equivalenti".
In questa pagina del sito web della Camera il testo integrale della proposta di risoluzione:
http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=3338&stile=7&highLight=1&paroleContenute=%27RISOLUZIONE+IN+COMMISSIONE%27
La bozza della proposta di legge per l’estensione dell’equo compenso a tutti di lavoratori, di ogni settore, se non coperti da un Contratto collettivo di lavoro nazionale, è invece disponibile sulla nota Facebook:
www.facebook.com/notes/giornalisti-freelance-httpfreelance20ningcom/equo-compenso-diritto-di-tutti-i-lavoratori-una-proposta-in-parlamento/10152299004879904
L’equo compenso, insomma, non è un legge mal fatta, incostituzionale e inapplicabile, come si sentiva dire per i giornalisti freelance, ma un diritto di tutti i lavoratori, che discende dall’art. 36 della Costituzione. Quello sì, troppo spesso, volutamente ignorato e inapplicato.
Maurizio Bekar e Dario Fidora
giornalisti freelance
da www.articolo21.org/2014/03/equo-compenso-diritto-di-tutti-i-lavoratori-una-proposta-in-parlamento/