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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 13, 2016

FNSI E ASSOCIAZIONE STAMPA ROMANA SULLA CRISI A “IL VELINO”

“Non sappiamo quale idea di patto tra forze produttive abbia l’editore del Velino. Non sappiamo se in questi anni abbia considerato i colleghi che hanno lavorato per la sua agenzia poco più che ritagliatori di comunicati, utili per rimpinguare le sue casse”.

Il segretario generale e il presidente della FNSI, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il segretario dell’Associazione Stampa Romana, Lazzaro Pappagallo, esprimono preoccupazione per il futuro occupazionale dei giornalisti dell’agenzia del Velino, il cui destino è messo a rischio dall’atteggiamento dell’editore.

“Sappiamo – dicono – che dal 2011 il Velino ha ricevuto il sostegno concreto dei lavoratori, i quali hanno accettato percentuali rilevanti di solidarietà, pur di difendere l’azienda e il posto di lavoro. E sappiamo che in questi anni non è mancato l’afflusso di provvidenze pubbliche tramite le convenzioni. Ci sorprende che, dimentico del passato, Simoni oggi sfidi a singolar tenzone, tramite i giudici amministrativi, il suo vero editore, la Presidenza del Consiglio, e usi i suoi dipendenti come arma di ricatto all’insegna della logica del ‘muoia Sansone con tutti i filistei’. I 15 esuberi comunicati al comitato di redazione e a Stampa Romana indignano perché cancellano competenze e professionalità dei colleghi. Indignano perché umiliano i dipendenti, ingabbiati dal duello rusticano avviato da Simoni”.

“I colleghi, invece, vogliono difendere quanto hanno conquistato in anni di lavoro, vogliono difendere il loro patrimonio di mestiere e lo mettono a disposizione del Sistema delle agenzie. In un frangente così drammatico lo Stato, regolatore e arbitro di questo sistema, deve avere la forza di uscire dalla guerra legale innescata dall’editore del Velino per riconoscere direttamente i meriti esclusivi di chi quel lavoro ha sempre svolto: i giornalisti del Velino.

La Fnsi e Stampa Romana chiedono alla Presidenza del Consiglio di esaminare tutte le proposte in campo per salvare i posti di lavoro”.