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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 29, 2014

GIORNALI, SOLDI PUBBLICI, PREPENSIONAMENTI

«Il governo non accetterà proposte provenienti da aziende editoriali di qualsiasi dimensione contenenti esclusivamente richieste di pre-pensionamenti, ma siamo intenzionati ad accettare solo progetti di ristrutturazione che contengano anche l’accertamento di esuberi in sede sindacale». Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanni Legnini rispondendo a un’interrogazione in sede di Commissione Industria del Senato sull’utilizzo improprio del Fondo straordinario per l’Editoria istituito con la Legge di Stabilità. Il governo, ha spiegato Legnini, «intende applicare nell’attuazione della norma il limite posto agli investimenti da attingere al fondo non superiore a 200mila euro, il cosiddetto ‘de minimis’» e «il grosso di quelle somme saranno destinate alle piccole e medie aziende editoriali» «Non è noto al governo la notizia che i contributi statali siano utilizzati per elargire bonus ai manager che conducono le ristrutturazioni – ha detto ancora il sottosegretario all’Editoria – ma cureremo che fenomeni di questo genere non abbiano luogo». «Il meccanismo di contribuzione pubblica transita attraverso l’Inpgi – ha spiegato Legnini – definiremo con l’ente di previdenza dei giornalisti le modalità e la misura della contribuzione per gli ammortizzatori e i pre-pensionamenti». Legnini non esclude che nel decreto attuativo possa venire inserita una norma cautelativa che eviti «usi impropri dei contributi». (Agi)