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  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 07, 2012

GOVERNO DICA SI’ A LEGGE SU EQUO COMPENSO

La legge sull’equo compenso dei giornalisti freelance riprenda al più presto il suo corso parlamentare in sede legislativa. Il richiamo dI Beppe Giulietti al Governo, nel corso dell’audizione del sottosegretario Peluffo in Commissione Cultura della Camera, ha riportato alla luce un progetto di legge che pareva caduto nel dimenticatoio. Da due mesi il testo è all’esame del Governo perché dia il suo parere definitivo. L’ampio consenso che si era registrato per una trattazione già in commissione in sede legislativa aveva già prodotto un primo sì dal precedente Governo. Ora è essenziale quello definitivo del Governo Monti, dal quale si attende un atto coerente con le dichiarazioni a sostegno del lavoro oggi contrattualmente più debole. Per i giornalisti chiamati a prestazioni da lavoro autonomo, l’equo compenso è una misura indispensabile per introdurre nel settore misure di giustizia retributiva e leale competizione nonché condizioni di libertà e indipendenza professionale.
Freelance malpagati o costretti alla paura di perdere anche piccole collaborazioni rischiano di vivere sotto pressioni ingiuste scorrette; vere e proprie condizioni di illibertà a cui deve porre riparo la legge e su cui le parti sociali sono abilitate e chiamate a fare la loro parte anche in materia di disciplina collettiva del lavoro giornalistico. La legge sull’equo compenso dev’essere perciò uno degli elementi del più ampio processo di riforma dell’editoria a garanzia del pluralismo dell’informazione, dello sviluppo e dell’occupazione professionale regolare, sia nel caso dei giornalisti dipendenti sia di quelli freelance.