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  • Da: Assostampa FVG
  • giugno 22, 2010

IN PENSIONE UN ANNO DOPO

La manovra finanziaria del Governo ha introdotto novità anche per quanto riguarda le nostre pensioni. In particolare, vengono introdotte le stesse "finestre" per il collocamento in pensione in vigore presso l’Assicurazione generale obbligatoria (Inps,Inpdap). Significa che i giornalisti potranno andare in pensione, con una maggiore attesa rispetto all’attuale regime. Tutto ciò a partire dal 1 gennaio 2011. Sono esclusi da tali novità tutti i colleghi che hanno raggiunto o raggiungeranno il requisito per la pensione entro il 31/12/2010. In sostanza, per essere più chiari,si andrà in pensione un anno dopo la maturazione dei requisiti. Esempi. Pensione di vecchiaia: pagamento della pensione il tredicesimo mese successivo al compimento dell’età (oggi 60 anni per le donne e 65 anni per gli uomini); pensioni di anzianità: 12 mesi dopo la maturazione dei requisiti. Esempio: oggi sono richiesti 60 anni di età e almeno 35 anni di contributi o, comunque, 40 anni di contributi maturati a prescindere dall’età. In questi casi la pensione, dal 2011, sarà erogabile il primo giorno del tredicesimo mese successivo alla maturazione del requisito contributivo. Per i lavoratori autonomi la "finestra" si apre solo 18 mesi dopo la maturazione del requisito e altrettanto per chi, giornalista dipendente, maturi il requisito contributivo sommando insieme versamenti Inpgi e in altri istituti (totalizzazione: Inpgi-Inpdap-Enpals). Non ci sono modifiche invece per i lavoratori che andranno in prepensionamento ex art. 37 legge 416/81: in questi casi il trattamento pensionistico decorre dal mese successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Anche ai lavoratori collocati in mobilità, entro determinati limiti, continueranno a trovare applicazione le vecchie norme per l’accesso alla pensione.