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  • Da: Assostampa FVG
  • giugno 17, 2016

INCONTRO A NAPOLI CON I GIORNALISTI MINACCIATI

Beppe Giulietti

Beppe Giulietti

«Le aggressioni ai cronisti sono aggressioni all’articolo 21 della Costituzione. La prima cosa che si deve fare è quella di introdurre un’aggravante che oggi non c’è nel nostro ordinamento, che è quella di una sanzione speciale ai danni di chi molesta il diritto di cronaca e aggredisce i cronisti, perché si tratta di un’aggressione contro l’interesse generale». È quanto ha affermato Giuseppe Giulietti, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, durante un’affollata assemblea di giornalisti e operatori dell’informazione organizzata a Napoli da Fnsi e Sindacato dei giornalisti campani alla quale hanno partecipato anche il sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, il vicesindaco di Napoli Raffaele Del Giudice, il responsabile della formazione della Fnsi Paolo Butturini, il segretario del sindacato campano Claudio Silvestri, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli.
Il sottosegretario Migliore ha accolto la richiesta del sindacato dei giornalisti e ha annunciato che porterà al Governo la proposta di inserire l’aggravante di molestia all’articolo 21 della Costituzione sia per le aggressioni e le minacce ai giornalisti sia per le cosiddette “querele temerarie”.
L’altro impegno preso dal Sottosegretario riguarda l’istituzione di un tavolo permanente sul territorio che permetta, in caso di rischi per i cronisti, di agire in tempi rapidi anche sull’avvio delle indagini.
Il vicesindaco Del Giudice ha ribadito che il Comune sarà in prima linea nella tutela del diritto di cronaca invitando a promuovere iniziative per la diffusione della cultura dell’informazione sui territori, tra i più giovani.
Mercoledì, intanto, i vertici regionali di sindacato e Ordine dei giornalisti incontreranno il prefetto di Napoli Gerarda Pantalone e il questore Guido Marino ai quali proporranno protocolli per la tutela dei giornalisti sui luoghi critici come le scene nel crimine.