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  • Da: Assostampa FVG
  • dicembre 01, 2016

INPGI: EX FISSA E FONDO PEREQUAZIONE IN PAGAMENTO

La solidarietà nella categoria dei giornalisti funziona. Lo dimostrano i risultati ottenuti proprio in queste ore con il Fondo di perequazione, lo dimostrano tutti gli step che l’Inpgi, pur in un momento di difficoltà sta compiendo per mantenere in sicurezza i bilanci e le prestazioni. E’ proprio sul pagamento della perequazione alle pensioni più basse, rimasto invariato per il 2016, che il segretario generale della Federazione nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso, ha rilevato: “Era tutto previsto e non è mai stato in discussione: la solidarietà intergenerazionale nella categoria funziona. Il pagamento della perequazione alle pensioni più basse, grazie al contributo dei giornalisti contrattualizzati, così come quello della rata dell’ex fissa, rappresenta una brutta notizia per gli spacciatori di falsità e per i professionisti della mistificazione, fortunatamente pochi, che nei mesi scorsi si sono lanciati in insulti personali contro i vertici di Fnsi e Inpgi e in profezie di catastrofi prontamente smentite dai fatti, al solo scopo di tentare, ovviamente senza riuscirci, di delegittimare i gruppi dirigenti della categoria”. “Questa vicenda – sottolinea ancora Lorusso – esattamente come quella dell’ex fissa, dà l’esatta dimensione della serietà e dell’attendibilità di chi, servendosi della rete, sparge fango e diffonde veleni per costruirsi una credibilità che non ha mai avuto”.
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FONDO PEREQUAZIONE. Anche quest’anno il Consiglio di amministrazione dell’Inpgi ha disposto l’erogazione di una somma una tantum sulle tredicesime utilizzando il fondo di perequazione per le pensioni più basse che fu costituito in occasione del rinnovo del contratto nel 2009. La scelta viene confermata per il quarto anno consecutivo e con le modalità già previste per le erogazioni precedenti nonostante il periodo di difficoltà per l’intera categoria. Aumentano infatti i pensionati ai quali viene corrisposta l’una tantum, sono infatti 482 i titolari di trattamento diretto, più 33 destinatari di reversibilità, mentre gli attivi che versano continuano a diminuire. Va infatti sottolineato che la perequazione per le pensioni più basse è possibile grazie ai 5 euro mensili prelevati dalle retribuzioni degli attivi.
Dunque, nonostante la diminuzione del numero degli occupati, il Comitato tecnico Fnsi/Inpgi che si occupa della gestione del Fondo di perequazione, ha proposto di adottare gli stessi criteri dell’anno precedente:
• Pensionati diretti: “Una tantum” pari ad euro 2.000,00 lordi alle classi di importo pensionistico fino a 2.500,00 euro lordi mensili (beneficiari circa 482 rispetto ai 439 dell’anno precedente);
• Pensionati superstiti: “Una tantum” pari ad euro 1.500,00 lordi alle classi di importo pensionistico fino a 1.000,00 euro lordi mensili riferiti all’intero nucleo (beneficiari circa 33 rispetto ai 51 dell’anno precedente).
Nel 2016, complessivamente 25 persone in più beneficeranno dell’erogazione, che sarà applicata alle pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2015.
Non avranno diritto all’una tantum le persone con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni; le pensioni non contributive; i beneficiari di assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo; le pensioni a superstiti riferite a posizioni de cuius con anzianità contributiva Inpgi inferiore a 10 anni. “Si tratta di una decisione – ha commentato la presidente Marina Macelloni – volta a tutelare i redditi più bassi e resa possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale derivante dal contributo degli attivi”.
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EX FISSA. L’Inpgi aveva informato già nelle settimane scorse che nel mese di dicembre si provvederà – come già avvenuto nel 2015 – al pagamento della seconda rata delle prestazioni a carico del Fondo integrativo contrattuale “Ex Fissa”, che interesserà una platea più vasta dello scorso anno. Verranno, infatti, poste in pagamento anche le somme in favore dei giornalisti che sono andati in pensione successivamente al 1° settembre 2015. Gli importi delle rate si confermano quelli determinati secondo i calcoli elaborati dall’attuano – sulla base di quanto stabilito nell’accordo Fieg-Fnsi del 24 giugno 2014 e della successiva Convenzione del 31 luglio 2014 – secondo i noti parametri, quali: età, importo maturato, periodo trascorso dalla maturazione del diritto.