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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 04, 2016

LA DURA VERTENZA AL GAZZETTINO

ilgazzettino_testata20Per tre giorni consecutivi, il 29, 30 e 31 marzo, il Gazzettino, insieme al Messaggero di Roma e al Mattino di Napoli, non è uscito in edicola. Uno sciopero così lungo non si verificava da tempo nei grandi giornali: sei giorni dall’inizio del mese, considerando che anche il 2, il 22 e il 24 marzo i tre quotidiani non sono stati pubblicati. A proclamare lo stato di agitazione sono stati i poligrafici delle tre principali testate che formano la spina dorsale della Caltagirone Editore. Giovedì 31 marzo si sono uniti alla lotta anche i giornalisti.
I tre Comitati di redazione, infatti, d’intesa hanno voluto rappresentare con questo gesto una tangibile prova di vicinanza ai poligrafici condannando in un documento congiunto la scelta unilaterale del Gruppo Caltagirone di trasferire a società terze pezzi della filiera produttiva editoriale procedendo quindi a cambiare il contratto di lavoro di riferimento, sferrando un attacco senza precedenti alle regole e ai diritti collettivi, patrimonio sociale, civile, democratico di lavoratori e lettori.
Una vertenza che il 24 marzo scorso ha superato i confini del Gruppo Caltagirone e che ha assunto carattere e valenza nazionale con l’adesione allo sciopero anche dei maggiori quotidiani, fra cui Corriere della Sera, Sole 24 Ore, Stampa e Repubblica, trovando fin da subito il sostegno della Fnsi.
Una vertenza portata all’attenzione delle Istituzioni pubbliche attraverso incontri con amministratori locali e regionali e lettere ai presidenti di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Il Sindacato giornalisti del Veneto e il cdr del Gazzettino hanno incontrato l’assessore regionale alle attività produttive Elena Donazzan; mentre i sindacati dei poligrafici e le rsa del Gazzettino hanno incontrato l’assessore comunale alla Coesione sociale e allo Sviluppo economico, Simone Venturini, e il consigliere delegato del Sindaco alle Politiche del lavoro, Paolino D’Anna.
Una vertenza che ha trovato risposte e prese di posizione ufficiali a livello anche nazionale: segnaliamo quelle di Antonio De Poli, vicesegretario vicario Udc, Manuel Brusco consigliere regionale M5S, Cesare Damiano e Marco Miccoli, deputati Pd, questi ultimi hanno presentato specifica interrogazione al ministro del Lavoro.
Al sit in di protesta organizzato il 31 marzo a Roma dai poligrafici  è intervenuto l’on. Stefano Fassina di Sinistra Italiana al quale è stata consegnata tutta la documentazione sulla scissione della Caltagirone Editore e un memorandum. Domani rsu e sindacati dei poligrafici incontreranno l’on. Antonio Funicello, braccio destro del Sottosegretario all’Editoria, Luca Lotti.
(da sito sindacato giornalisti veneto)