La Fieg blocca riforma dell’Inpgi

ROMA La giunta della Fnsi ha espresso grande preoccupazione per la decisione della
Fieg di sospendere il negoziato per una
intesa relativa alla riforma della previdenza generale dei
giornalisti proposta all’unanimità dal consiglio di
amministrazione dell’Inpgi e approvata dal sindacato dopo
una lunga consultazione. La Fieg, i cui rappresentanti nel
cda dell’Inpgi avevano votato a favore della riforma, ha
sconfessato se stessa con un atto di ritorsione nei
confronti della posizione della Fnsi nel rinnovo
contrattuale. La giunta ha ribadito l’assoluta necessità di
sganciare la vicenda della riforma dell’Inpgi da quella
relativa al contratto di lavoro per avviare in tempi rapidi
un processo di consolidamento strutturale dei conti
dell’istituto che preservi le pensioni in essere e quelle
future. La giunta della Fnsi ritiene incomprensibile,
controproducente e pericoloso per gli stessi editori
l’atteggiamento della Fieg e respinge il ricatto che si
nasconde dietro questa posizione: avrete la riforma
dell’Inpgi se mollate sul contratto. Il sindacato dei
giornalisti sottolinea con forza che non accetterà »scambi«
di alcun genere ed attacchi all’intero sistema delle tutele
e delle rappresentanze della categoria dei giornalisti».
La Fnsi è disposta a sedersi immediatamente ad un
tavolo per la trattativa contrattuale che non smentisca
l’esigenza di tutelare e dare dignità a migliaia di
giornalisti con rapporto di lavoro autonomo, di regolare con accordi precisi le flessibilità nella gestione del lavoro giornalistico, di preservare il sistema retributivo, le qualifiche, gli incarichi funzionali e, quindi, l’autonomia dei giornalisti italiani.
I giornalisti italiani, che hanno realizzato una grande manifestazione a Torino il 10 febbraio in occasione dell’apertura delle Olimpiadi invernali, saranno a Sanremo in coincidenza con il festival della canzone italiana per una analoga iniziativa di informazione dell’opinione pubblica sulla vertenza contrattuale. La segreteria della Fnsi sta completando la campagna di assemblee regionali sui contratti che culminerà con l’assemblea generale di tutte le strutture del sindacato prevista per la metà del mese di marzo. La giunta ha anche deciso altre iniziative di mobilitazione e di protesta a Roma e a Milano.