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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 16, 2017

LA FNSI AL FIANCO DELLA COLLEGA FEDERICA ANGELI

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Federica Angeli

«I colleghi non sono soli». Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ha voluto ribadirlo ancora una volta nel corso della conferenza stampa in cui è stata presentata la costituzione di parte civile della Federazione nazionale della stampa italiana al fianco della giornalista Federica Angeli, minacciata e costretta a vivere sotto scorta per via del suo lavoro di denuncia del malaffare a Ostia.
«La Federazione della stampa, insieme con le Associazioni regionali di stampa, l’Ordine dei giornalisti e le altre associazioni che si battono per la libertà di informazione – ha spiegato il presidente Giulietti – sono vicine a Federica e a tutte le giornaliste e i giornalisti “sotto tiro”. Il nostro obiettivo è creare una squadra che assicuri ai colleghi una sorta di “scorta mediatica” che li protegga da chi vorrebbe imbavagliarli con minacce e intimidazioni.
Un atto di solidarietà nei confronti dei cronisti, dunque, ma anche nei confronti dei cittadini che senza il lavoro coraggioso di chi prova ad illuminare corruzione e mafie sarebbero meno informati, «a danno della stessa democrazia», ha rilevato il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
Alla conferenza stampa erano presenti anche i rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, i colleghi di Articolo21, Pressing NoBavaglio, Usigrai, Unione cronisti, Cronisti romani e una delegazione del sindacato dei giornalisti della Somalia.
«Federica non è isolata – ha incalzato Lorusso – come non lo sono Paolo Borrometi, al fianco del quale la Fnsi si è già schierata anche in tribunale, a Ragusa, o Michele Albanese o Amalia De Simone, da poco premiati dal presidente della Repubblica per il loro meritorio lavoro.
«Lanciamo da qui un messaggio ai colleghi, ma anche all’opinione pubblica – hanno concluso i vertici della Fnsi – perché anche i cittadini sappiano che a nessuno è consentito di molestare la libertà di espressione tramite minacce ai giornalisti. E questo a tutela di quella libertà di informazione che è alla base di ogni ordinamento democratico».
E mercoledì 25 gennaio i rappresentanti del sindacato dei giornalisti saranno anche fisicamente in aula con Federica Angeli e con gli avvocati.
«Per un cronista è importante sapere che in tribunale avrà al fianco le istituzioni della categoria», ha osservato Federica Angeli dopo aver ripercorso le tappe della vicenda, iniziata il 23 maggio 2013, che approderà a breve dinanzi al giudice. «La nostra – ha spiegato – è una battaglia contro quella sicurezza che i criminali hanno di restare impuniti. Cercano di isolarci, di intimidirci prendendo di mira gli affetti, di screditare il nostro lavoro agli occhi dell’opinione pubblica. Per questo è fondamentale il messaggio della Fnsi che si è schierata al fianco dei cronisti minacciati: per sconfiggere la criminalità dobbiamo essere uniti e creare solidarietà».
Di una battaglia di legalità e libertà che riguarda il giornalismo e i giornalisti ha parlato Carlo Parisi, segretario generale aggiunto della Fnsi: «Dobbiamo lottare insieme con quei colleghi che ogni giorno ci mettono la faccia e rischiano di rimetterci la vita per svolgere con correttezza il proprio lavoro».