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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 17, 2013

POLITICI E ADDETTI STAMPA / FVG

dal Coordinamento precari Fvg:
Il Coordinamento giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia fa propria e rilancia in regione la campagna avviata dai colleghi romani di "Errori di Stampa": il lavoro dev’essere sempre regolarmente inquadrato e retributo. E a maggior ragione se a proporlo sono dei candidati pubblici amministratori ed aspiranti parlamentari
Ecco la proposta di "Errori di Stampa", che facciamo nostra:
Elezioni, elezioni, elezioni. Politiche, regionali, amministrative. In arrivo, per molti precari del giornalismo, ci sono occasioni di lavoro come addetti stampa dei candidati al Parlamento o nei consigli degli enti locali.
I nostri telefoni cellulari squillano: “Vuoi fare l’addetto stampa per i prossimi 2, 3, 4 mesi?”. E per chi non ha un lavoro stabile, ma possiede competenza e passione politica, si tratta certamente di un’opportunità importante, un’avventura piena di stimoli e opportunità. Ma a quali condizioni? Spesso lavorare negli uffici stampa elettorali significa accettare condizioni prossime al caporalato. Paghe a nero, sotto l’elegante voce del “rimborso spese”, senza contratto, nessuna garanzia di impegno post elettorale, anche in caso di elezione.
Lanciamo quindi una campagna contro il caporalato elettorale e propone la costituzione di un ufficio di vigilanza diffuso, contro il lavoro nero nel mercato della comunicazione elettorale.
Serve un codice etico che impegni tutti i politici candidati su questo punto. Basato su tre principi: i giornalisti devono essere regolarmente assunti con un contratto di collaborazione o con emissione di regolare fattura, per i colleghi che lavorano a Partita Iva; il contratto deve descrivere la mansione svolta dal giornalista-addetto stampa; il contratto deve prevedere il regolare pagamento di contributi Inpgi 2 come lavoro giornalistico autonomo.
Sono regole semplici, pensate per garantire trasparenza e regolarità nei contratti ed emersione del lavoro nero, particolarmente inaccettabile se i committenti sono candidati alle elezioni che si propongono come rappresentanti politici per i cittadini, garanti del principio di legalità.
Chiediamo quindi ai politici (partiti e/o singoli candidati) di sottoscrivere questo codice etico, con la promessa da parte nostra pubblicizzare l’operato virtuoso di chiunque si impegni con noi in questa campagna. Basta comunicarcelo all’indirizzo email: precari.freelance@assostampafvg.it
I colleghi che ricevono invece “proposte indecenti”, o le violazioni di questo codice etico, ce le segnalino alla mail precari.freelance@assostampafvg.it: garantiremo l’anonimato dei colleghi, ma effettueremo delle verifiche e renderemo poi pubblici i nomi dei partiti o dei candidati candidati oggetto di segnalazione.

Allora, chi sottoscrive questo codice etico?

E ORA UN APPELLO AI COLLEGHI DEL COORDINAMENTO: chi è disponibile a dare una mano per contattare partiti e candidati per sottoporgli questo "codice etico", e più in genere per seguire questa campagna, ci contatti alla mail precari.freelance@assostampafvg.it

(questa nota è disponibile on line anche sul blog del Coordinamento precari e freelance del FVG:
http://freelancefvg.blogspot.it/ )