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  • Da: Assostampa FVG
  • luglio 15, 2014

PREPENSIONAMENTI MA ANCHE ASSUNZIONI

51,8 milioni di euro in sei anni, dal 2014 al 2019, per il prepensionamento dei giornalisti dipendenti di aziende che hanno dichiarato lo stato di crisi. Lo prevede un emendamento a firma del Governo al dl Pubblica amministrazione, presentato in commissione Affari costituzionali alla Camera. Al decreto, a firma della ministra per la Semplificazione Marianna Madia, sono stati presentati circa 1800 emendamenti. Le risorse sono suddivise in questo modo: 3 milioni di euro per il 2014, 9 milioni per il 2015, 13 milioni per il 2016 e altrettanti per il 2017, 10,8 per il 2018 e 3 per il 2019. Inoltre, l”emendamento introduce una norma che obbliga le aziende editoriali ad avere almeno una assunzione a tempo indeterminato ogni tre prepensionamenti. "I trattamenti di vecchiaia anticipata non ancora autorizzati – si legge nell”emendamento – sono subordinati alla presentazione di piani di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale che prevedano la contestuale assunzione di personale giornalistico in possesso di competenze professionali, coerenti con la realizzazione dei programmi di rilancio e sviluppo aziendale, nel rapporto minimo di un”assunzione a tempo indeterminato ogni tre prepensionamenti". E ancora, un”altra norma impedisce a chi va in prepensionamento di avere in seguito un rapporto di lavoro dipendente o autonomo con l”azienda che ha ricevuto il contributo. La proposta di modifica aumenta anche gli importi massimi (erogati per i prepensionamenti) sopra i quali i datori di lavoro dovranno versare un contributo aggiuntivo da versare all”Inpgi per il finanziamento dell”onere eccedentario: Quindi, con la sua approvazione, l”emendamento modificherà in questo modo il decreto Milleproroghe del 2008: "Qualora i datori di lavoro interessati dai processi di ristrutturazione o riorganizzazione in presenza di crisi aziendali presentino piani comportanti complessivamente un numero di unità ammettere al beneficio con effetti finanziari complessivamente superiori all”importo massimo di 20 milioni annui fino al 2013, di 23 milioni nel 2014, 29 milioni nel 2015, 33 milioni nell”anno 2016, 33 milioni nel 2017, 30,8 milioni nel 2018, 23 milioni nel 2019 e 20 milioni a decorrere dall”anno 2020".
COPERTURE FINANZIARIE: 18,8 dei 51,8 milioni di euro (per gli anni 2014, 2015 e parte del 2016) saranno recuperati attingendo al Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all”editoria, istituito con la legge di Stabilità 2014. La restante parte (33 milioni di euro, fino al 2019) dal Fondo per la compensazione degli effetti finanziari del ministero dell”Economia, istituito nel 2008. Quest”ultimo fondo viene incrementato di 22 milioni di euro per il 2014 e 11 per il 2015. (Public Policy)
(dal sito di Franco Abruzzo)