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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 07, 2016

PRESIDIO VATILEAKS, GIORNALISTI “IDENTIFICATI” DALLA QUESTURA

Anche il Vaticano rispetti i principi in tema di libertà di stampa sanciti dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo. Questa la richiesta dei giornalisti riuniti ieri, fuori dalle mura della Sante Sede, ad aspettare l’arrivo dei colleghi Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, sotto processo per i lavoro svolto sul caso “Vatileaks”. “Il diritto di cronaca non si  può processare – ha risposto il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ai cronisti che gli chiedevano il senso della partecipazione della Federazione della stampa al presidio a sostegno di Nuzzi e Fittipaldi –. Né si può pensare di intimidire i giornalisti che fanno il loro lavoro tenendo la schiena dritta con la minaccia del carcere, tanto in Italia quanto in qualunque Paese che ambisce a essere considerato democratico, ma anche solo civile”. “La questura di Roma ha negato l’autorizzazione a svolgere questa manifestazione – ha poi spiegato Lorusso – ma noi, pur rispettando le disposizioni di legge, abbiamo ritenuto di dover ribadire la nostra idea di questo processo: un processo ingiusto e sbagliato perché mette alla sbarra i giornalisti e il diritto di cronaca e questo non può accadere in nessuno Stato di diritto”. “Siamo contro i bavagli alla libertà di informare, lo siamo sempre stati e sempre e dovunque lo saremo. Ci appelliamo al Pontefice perché intervenga per porre fine a questo processo contro la libertà di stampa”, ha ribadito il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, rilanciando la richiesta avanzata dalla portavoce di Articolo21, Elisa Marincola. Al presidio, oltre a Fnsi, Usigrai e Articolo21, erano presenti anche rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti di Roma e del mondo dell’associazionismo, con i giornalisti del comitato “No Bavaglio”, del gruppo “Pressing” e di Moveon.
Alcuni manifestanti che avevano aderito al sit-in promosso da Articolo 21 in Vaticano in solidarietà ai giornalisti Nuzzi e Fittipaldi nel giorno della ripresa del processo Vatilieaks sono stati identificati da agenti della Polizia di Stato, in servizio per l’udienza del Papa. Lo rende noto un comunicato della Questura. Sull’episodio, documentato dalla Polizia Scientifica, sarà inviata un’informativa all’autorità giudiziaria. Pronta la risposta del segretario e del presidente della Fnsi: “La Questura di Roma, contraddicendo se stessa, ha annunciato stamane (ieri – ndr) di non aver mai negato l’autorizzazione alla iniziativa di solidarietà con i giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi. Qualche ora dopo la medesima Questura ha comunicato di aver identificato alcuni giornalisti, dirigenti di Articolo 21 e dell’Ordine del Lazio, per aver partecipato ad una manifestazione ‘non autorizzata’. Ad di là delle versioni contraddittorie e contrastanti, resta il fatto che non si è svolta alcuna manifestazione, ma una testimonianza di solidarietà civile e composta nei confronti di due colleghi imputati nel processo Vatileaks. Se la Questura o chiunque altro vuole comunque individuare dei mandanti può rivolgersi serenamente alla Fnsi: saremo lieti di comunicare loro le nostre generalità e di fornire tutti i chiarimenti necessari. Contestualmente chiederemo un incontro al ministro dell’Interno per chiedere a lui come è possibile che accadano simili episodi”.
(dal sito Assostampa regionali)