SCIOPERO A MESSAGGERO VENETO E PICCOLO
riceviamo e diffondiamo, segnalando che allo sciopero di domani sabato 16-11 partecipano anche i giornalisti
Il Gruppo Editoriale (Gedi) ha illustrato in data 13 novembre ’19 il piano di ristrutturazione delle attività poligrafiche che prevede il trasferimento a Torino di alcune attività di tipografia. Pesante il contraccolpo nella nostra Regione con 24 esuberi di cui 12 presso il quotidiano “Il Piccolo” e 10 al Messaggero Veneto.
La Manzoni & C, storica concessionaria di pubblicità di proprietà di Gedi, chiude le filiali sparse sul territorio nazionale trasferendo tutte le attività presso la sede di Milano. A Trieste sono 7 i lavoratori coinvolti.
Per il nostro territorio si tratta di un numero rilevante di addetti con una grave ricaduta occupazionale e di professionalità in un settore che necessità di politiche di sostegno alla trasformazione in atto.
Dopo la dichiarazione dello stato di agitazione da parte delle segreterie nazionali Slc-cgil, Fistel-cisl e Uilcom-uil, le Ooss locali intendono mettere in campo tutte le azioni necessarie per la salvaguardia dei posti di lavoro coinvolgendo le istituzioni per affrontare la vertenza nelle sedi più idonee.
Il piano di riorganizzazione è un duro attacco ai quotidiani del territorio e all’informazione locale, in un settore dove i lavoratori sono già stati pesantemente colpiti dalle precedenti riorganizzazioni.
Per queste ragioni viene proclamato uno sciopero per l’intero turno di lavoro di sabato 16 novembre ’19 per i lavoratori poligrafici del quotidiano “Il Piccolo” di Trieste e del “Messaggero Veneto” di Udine (impedendo così l’uscita in edicola domenica 17 – ndr).
Le Segreterie Regionali Slc-cgil Fistel-cisl Uilcom-uil
Di seguito il comunicato della redazione del Piccolo
La redazione del Piccolo – dopo aver appreso i contenuti del piano di riorganizzazione del lavoro poligrafico del Gruppo Gnn, che per il nostro giornale prevede 13 esuberi su 19 colleghi, 18 dei quali oggi a Trieste più uno a Gorizia – ritiene che ancora una volta si sia deciso di far pagare la crisi del settore ai lavoratori e alle loro famiglie. Il piano nazionale – improntato a “riduzioni dei costi” e “razionalizzazioni”, eufemismi per “tagli”, che prevede un totale di 121 esuberi poligrafici su un complesso di 280 circa – rappresenta un ulteriore grave impoverimento delle professionalità a disposizione della testata, che si aggiunge alla riduzione dei posti di lavoro giornalistici operata negli ultimi anni, alla recente chiusura del centro stampa di Gorizia e all’imminente riorganizzazione delle attività amministrative della concessionaria pubblicitaria Manzoni, che solo qui a Trieste comporteranno la perdita di ulteriori sette posizioni lavorative. Alla luce di questo scenario occupazionale, e preso atto dello sciopero nazionale del Gruppo proclamato per il settore poligrafico nella giornata di oggi, l’assemblea dei redattori del Piccolo – come hanno deciso di fare molte altre redazioni del Gruppo stesso – partecipa convintamente a tale sciopero. Pertanto, domani DOMENICA il Piccolo non sarà in edicola e vengono sospese per l’intera giornata odierna SABATO tutti gli aggiornamenti internet.