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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 23, 2007

Sciopero sospeso a Repubblica

ROMA Sciopero sospeso a Repubblica dove è stato raggiunto un accordo a tre tra azienda, direzione e comitato di redazione. Lo annuncia il Cdr precisando che si apre ora ”una nuova stagione di relazioni industriali improntata al reciproco rispetto”.
Il Cdr precisa anche che saranno effettuate le sostituzioni per le malattie superiori ai 40 giorni, cosa precedentemente rifiutata dall’azienda. Ieri (domenica) il giornale è tornato in edicola. ”Da questo momento si può discutere di tutto senza preclusioni”, dice il Cdr sottolineando l’importanza del tavolo al quale partecipano azienda, direzione e rappresentanze sindacali.
Ecco il protocollo d’intesa:
“Accogliendo l’invito del Direttore di Repubblica, preoccupato per il punto di difficoltà delle relazioni sindacali, il Cdr e l’Azienda si impegnano ad entrare in una nuova stagione che ridefinisca positivamente i loro rapporti, a beneficio di tutti. A tal fine, Azienda e Cdr si impegnano a un mutuo riconoscimento, nell’autonomia reciproca e negli ambiti, nei ruoli e nelle competenze proprie.
In particolare, l’Azienda riconosce formalmente il ruolo e il peso dei giornalisti di Repubblica nello sviluppo del giornale e nella crescita di autorevolezza del marchio “Repubblica”, e dà atto
dell’impegno e dei risultati giornalistici e di qualità raggiunti in questi anni.
Il Cdr riconosce che una sana e corretta gestione amministrativa, come quella condotta dall’Azienda, è elemento di forza e di sicurezza oltre che garanzia nell’esercizio quotidiano del lavoro giornalistico e dà atto agli azionisti di aver sempre garantito la libertà del giornale e dei suoi redattori,
un’indipendenza che fa parte della storia di Repubblica.
Da qui può nascere un quadro di relazioni nuovo, improntato a uno spirito di reciproco rispetto che nulla tolga all’autonoma definizione delle diverse posizioni e alla difesa dei legittimi interessi che Azienda e Cdr rappresentano. Questo non eliminerà i contrasti e nemmeno il conflitto. Ma potrà incanalarli dentro uno schema condiviso di relazioni con la possibilità di affrontare preventivamente e nel confronto anche i passaggi più difficili.
Si tratta di una forte novità nel metodo, che potrà produrre risultati di sostanza. E infatti Cdr e Azienda
aprono subito – in questo nuovo quadro di rapporti – un tavolo di confronto negoziale, al quale per la prima volta prenderà parte anche il Direttore. Nel nuovo schema di relazioni non entrano né le piattaforme, né i rifiuti del recente passato. Ma entrano – in una nuova dinamica di confronto – tutti i problemi che sono stati affrontati, senza alcuna esclusione pregiudiziale; oltre a tutti gli altri temi che fanno capo al Direttore e all’organizzazione del lavoro, con l’esclusione dei contenuti giornalistici, non disponibili né per l’Azienda, né per il Cdr.
Si parte con una ricognizione comune – a tre – di tutti i problemi, per arrivare ad una gerarchia di urgenza e di importanza nell’affrontarli. Su questo si avvierà il confronto a tre con l’obiettivo comune di concludere il negoziato in tempi ravvicinati, e con la disponibilità di ognuna delle tre parti a mettere in gioco porzioni della loro potestà in cambio di risultati concreti e di una soluzione generale dei principali nodi del giornale. Il Direttore si dichiara disponibile a ridiscutere tutta la tematica dell’organizzazione del lavoro. Il Cdr si dichiara pronto ad affrontare i temi della mobilità interna, della produttività e della flessibilità del lavoro. L’Azienda si dichiara consapevole che alcuni di questi nodi, una volta risolti, avranno una necessaria ricaduta economica. Questo nuovo schema di confronto rappresenta una svolta importante per il nostro giornale che non va dispersa, proprio perché può diventare la base per un nuovo sistema di relazioni interne”.