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  • Da: Assostampa FVG
  • febbraio 25, 2016

SÌ AL MILLEPROROGHE: LE NORME PER L’EDITORIA

COSTI POLITICA,SVILUPPO,STABILITA',DICEMBRE DI FUOCO AL SENATOIl Senato ha votato la fiducia al decreto milleproroghe con 155 voti favorevoli e 122 contrari. Con il voto del Senato è definitivamente convertito in legge.
Ecco, in sintesi, che cosa prevede il provvedimento per giornali, giornalisti e ammortizzatori sociali.
CONTRATTI SOLIDARIETA’ – Prorogata per quest’anno l’integrazione salariale del 10%, che torna così al 70%.
INCROCI GIORNALI-TV MA NON PER GIORNALI WEB – Nuovo stop per un anno per gli incroci proprietari. Chi esercita attività televisiva a livello nazionale e le imprese Tlc non può acquisire partecipazioni in imprese editrici di quotidiani o partecipare alla costituzione di nuove imprese editrici di quotidiani, esclusi i quotidiani diffusi unicamente via web.
STAMPA QUOTIDIANA E PERIODICA – Rinviato a fine 2016 l’obbligo di tracciare le vendite e le rese attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici. Il credito d’imposta per l’adeguamento tecnologico potrà essere usato per il 2016.
TV LOCALI – Le risorse a disposizione dovranno compensare non solo le riduzioni degli stanziamenti pubblici del 2014 ma anche quelli del 2015.
ODG – Prorogata al 31 dicembre 2016 la durata in carica dei componenti del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dei componenti dei Consigli regionali.

INOLTRE:
Il testo unificato dell’A.C. 3317 e dell’A.C. 3345 istituisce un nuovo Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e delega il Governo a ridefinire la disciplina del sostegno pubblico all’editoria, nonché quella relativa ai prepensionamenti dei giornalisti e al Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

1)   Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione
L’art. 1 istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione (che sostituisce il Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione di cui la legge di stabilità 2016 ha previsto l’istituzione presso il Ministero dello sviluppo economico).
Al Fondo affluiscono:
a)   le risorse statali destinate al sostegno dell’editoria quotidiana e periodica;
b)   le risorse statali destinate all’emittenza radiofonica e televisiva in ambito locale;
c)   quota parte – fino a 100 milioni di euro annui – delle eventuali maggiori entrate derivanti dal canone RAI;
d)   le somme derivanti dalle sanzioni amministrative per la violazione degli obblighi in materia di programmazione, pubblicità e contenuti radiotelevisivi;
e)   le somme derivanti dal gettito annuo di un contributo di solidarietà, pari allo 0,1% del reddito complessivo dei concessionari della raccolta pubblicitaria sulla stampa quotidiana e periodica, sui mezzi di comunicazione radiotelevisivi e digitali, nonché degli altri soggetti che esercitano l’attività di intermediazione nel mercato della pubblicità.