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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 15, 2006

STATI GENERALI: DECISI NUOVI SCIOPERI

ROMA Gli stati generali della fnsi ritengono che la natura, i mezzi, le modalità e gli obiettivi dell’attacco, cui il sindacato e gli istituti contrattuali di categoria dei giornalisti italiani sono sottoposti, non abbiano precedenti nella storia delle relazioni industriali del paese e di altre democrazie mature». Lo afferma la fnsi in una nota.
«Per questo motivo, gli stati generali confermano le rimanenti sette giornate di sciopero già programmate dagli organismi della categoria. Gli stati generali ritengono che la straordinaria asprezza dello scontro e l’esigenza di
rispondere ad una controparte, che irresponsabilmente abdica alla propria funzione di parte sociale, richiedano un uso articolato ed intelligente della forza e della combattività espressa dai giornalisti italiani anche con la giornata di sciopero di mercoledì 15 novembre. A questo punto – afferma il comunicato – il governo non può non valutare l’opportunità di una iniziativa legislativa tesa a
modificare i criteri con i quali vengono elargiti contributi all’editoria, subordinando gli stessi alla regolarizzazione dei giornalisti precari. A questo scopo, gli stati generali danno mandato alla giunta della fnsi, allargata alla consulta delle associazioni regionali di stampa, sentite le consulte regionali dei comitati e fiduciari di redazione, di gestire le azioni di lotta programmate entro la fine dell’anno, valutando l’ipotesi di più giornate consecutive senza preavviso e articolazioni a livello di gruppi editoriali e di sollecitare il governo a proseguire nel
tentativo di riaprire il confronto contrattuale.»
La Fnsi sarà mercoledì prossimo 22 novembre al tavolo convocato dal governo presso il dipartimento dell’editoria della presidenza del consiglio accogliendo l’invito del
sottosegretario levi e del ministro damiano a discutere i
problemi dell’informazione e ad aprire il negoziato per il
rinnovo del contratto. Il sindacato dei giornalisti –
aggiunge una nota – sarà rappresentato dalla segreteria
della fnsi, la quale esprimerà la linea di disponibilità al
confronto più volte manifestata. Ci auguriamo che anche la
fieg partecipi all’incontro ed esprima una analoga
disponibilità. Il sindacato dei giornalisti sottolinea la
determinazione della categoria a proseguire la mobilitazione e la lotta per ottenere un serio negoziato. Estremamente positiva è la risposta che le giornaliste e i giornalisti dei quotidiani, della freepress, delle agenzie di stampa, dei siti e dei portali web hanno dato con la straordinaria partecipazione allo sciopero senza preavviso proclamato ieri, dopo il rifiuto degli editori all’ invito al dialogo rivolto dal governo. Uno sciopero che le colleghe e i colleghi delle emittenti radiotelevisive nazionali, pubbliche e private, attueranno nel rispetto della legge sulla regolamentazione degli scioperi».
«La fnsi si rammarica di essere stata costretta a bloccare nuovamente la pubblicazione della stragrande maggioranza dei quotidiani e la diffusione dei notiziari dell’informazione di base, ma non può che confermare le indicazioni scaturite, con un consenso larghissimo, dall’assemblea degli stati generali conclusasi ieri a roma. Il documento conclusivo affida alla giunta della fnsi il mandato di proclamare gli altri giorni di sciopero nei tempi e nei modi che saranno ritenuti più opportuni dall’esecutivo del sindacato.
Purtroppo, anche lo sciopero di ieri è stato vanificato in
alcune aziende da direttori e piccoli gruppi di direzione di quotidiani le cui redazioni, in maggioranza hanno
partecipato all’astensione dal lavoro. Ancora una volta – si legge nella nota – sono stati utilizzati contratti a
termine, collaboratori, stagisti e persino pensionati per
realizzare prodotti dequalificati e incompleti.
Particolarmente grave, in questo senso, è stato
l’atteggiamento delle direzioni dei quotidiani del gruppo
riffeser e di quella de il tempo che, addirittura, ha
inviato da roma nelle sedi regionali mini redazioni
improvvisate per consentire l’uscita di qualche povera
cronaca locale»