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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 03, 2004

Gubbio: carta europea della comunicazione

GUBBIO (PERUGIA) Confermare Gubbio nella
sua vocazione di capitale dell’ informazione, sul filo delle tre edizioni del ‘Forum della stampa’, e far partire dalla città l’idea che dopo le elezioni, l’ Europa si dia una «Carta della libertà della comunicazione»: è la proposta lanciata oggi in occasione della presentazione di un convegno sull’ informazione in programma il 21 e 22 maggio proprio a Gubbio.
Presenti alla conferenza stampa di presentazione del
convegno, l’ on. Giuseppe Giulietti e il segretario dell’
Usigrai, Roberto Natale.
La carta – hanno spiegato – dovrebbe rappresentare un punto di riferimento valido per tutti i Paesi europei e impegnare i parlamentari europei per fare recepire l’ articolo 21 della Costituzione italiana nell’ ordinamento della Costituzione europea.
Il convegno, che si svolgerà al centro servizi S. Spirito, si colloca – ha spiegato il sindaco, Orfeo Goracci, «in continuità con gli ‘Stati generali della comunicazione della cultura’ che si erano svolti a Roma nello scorso gennaio e con l’ esperienza dei precedenti Forum della stampa. Si configura come un momento di grande esposizione mediatica della città e di confronto con una partecipazione di giornalisti stranieri«.
»L’ evento è straordinario – ha detto Giulietti – e farà
di Gubbio la capitale della libertà europea della comunicazione e questo mentre il Parlamento europeo ha assegnato all’Italia la maglia nera in materia di libertà dell’ informazione a causa del conflitto d’ interesse del presidente del Consiglio. Da qui – ha aggiunto – lanceremo l’ idea di una ‘Carta della cultura e della comunicazione’ che abbia lo stesso valore dei parametri economici fissati a Maastricht. Vogliamo inoltre che il punto 21 della Costituzione italiana diventi un punto di riferimento per
la futura Costituzione europea«.
»Dalla due giorni di Gubbio – ha concluso Giulietti – dovrà partire insomma la proposta di un progetto sul tema della libertà d’ informazione come punto valido di riferimento per tutti i Paesi europei per cui chi espellerà giornalisti dal video, chi non osserverà il conflitti d’ interesse, chi non osserverà la libertà delle opinioni, automaticamente non farà più parte dell’ Europa unita«.
»Stiamo diventando terra di missione – ha detto Natale, che ha parlato a nome del Comitato per la libertà e il diritto all’informazione – visto che si sono infittite missioni da parte degli organismi istituzionali europei e del sindacato dei giornalisti europeo, che vengono a vedere questo strano Paese che pur piantato nel cuore dell’ Europa ha regole della comunicazione così profondamente diverse da quelle degli altri Paesi. Lo scopo della due giorni di Gubbio comunque sarà allora quello di enunciare le nostre proposte e dire in quale maniera alternativa alla Gasparri costruire un sistema della comunicazione realmente democratico e pluralistico«. (Ansa)