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  • Da: Assostampa FVG
  • giugno 22, 2017

LEGGE REGIONALE INFORMAZIONE ANCHE IN EMILIA ROMAGNA

Risorse per stabilizzare i precari e per l’innovazione tecnologica. La Regione Emilia-Romagna prova a dare una boccata d’ossigeno alle testate locali, con l’approvazione in Assemblea legislativa della nuova legge sull’editoria. Già accantonati nel bilancio 250.000 euro per il 2017, ma l’ammontare del finanziamento, così come i bandi per erogare i fondi, sono delegati alla Giunta regionale.

«Un passo importante per affrontare la pesante crisi del settore – scrive l’Aser in un comunicato –. Il Sindacato dei giornalisti giudica positivamente l’impegno assunto dal Consiglio e dalla Giunta regionale e auspica che il percorso di attuazione avvenga in tempi brevi e con risorse adeguate ad affrontare le numerose crisi che hanno colpito il settore editoriale, con particolare attenzione alla ripresa dell’occupazione, alle stabilizzazioni e al reinserimento dei tanti giornalisti che hanno perso il lavoro in questi anni».

I contributi previsti sono destinati a emittenti radio-tv ed editoria locale, agenzie di stampa e testate web. Per accedere ai bandi, le imprese devono avere giornalisti iscritti all’albo e assunti rispettando il contratto nazionale o comunque il principio dell’equo compenso, oltre a essere in regola con i contributi e dimostrare di produrre almeno il 60% di informazione locale.

Dai contributi regionali sono invece esclusi gli editori di televendite, chi trasmette programmi vietati ai minori e le testate di partito, movimenti politici, sindacati, associazioni professionali e di categoria. La Regione stilerà anche un elenco di merito delle imprese di editoria locale, con iscrizione su base volontaria, a cui attribuire «ulteriori misure premiali definite dalla Giunta», la cui gestione sarà affidata al Corecom.

Previsti anche sostegni per l’avvio di imprese di giovani giornalisti e cofinanziamenti per la vendita alle medio-piccole imprese locali di spazi pubblicitari a tariffe agevolate.

L’obiettivo della legge, spiega il relatore Giorgio Pruccoli, «è sostenere lo sviluppo e la crescita dell’informazione locale favorendo l’innovazione organizzativa e tecnologica, la salvaguardia dei livelli occupazionali e il contrasto alla precarizzazione del lavoro giornalistico, tutelandone la qualità e la professionalità».