MOLESTIE NELLE SCUOLE DI GIORNALISMO: L’INCHIESTA IRPIMEDIA E LA NOTA CPO FNSI
“Voi con queste gonnelline mi provocate”. Un formatore della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia si rivolgeva così alle sue alunne durante le lezioni. Il formatore è già stato allontanato dall’incarico: lo si apprende dall’inchiesta delle giornaliste Francesca Candioli, Roberta Cavaglià, Stefania Prandi divulgata il 16.10.2024 da IrpiMedia.
L’inchiesta è durata otto mesi e ha raccolto “testimonianze di molestie e discriminazioni da 239 studentesse e studenti, relative agli ultimi 10 anni di corsi. Un terzo delle studentesse ha raccontato di aver subito discriminazioni, molestie verbali e sessuali in classe e negli stage”. L’inchiesta è fruibile nella sua interezza sul sito IrpiMedia.
La Cpo Fnsi, da sempre attenta e vigile sul tema (fin dal sondaggio scientificamente svolto nel 2019 secondo cui l’85% delle giornaliste italiane dipendenti aveva subito molestie nei luoghi di lavoro), prende spunto da questo nuovo lavoro per ribadire la necessità di combattere ogni sessismo. Di più: la necessità di evitare che si creino le condizioni stesse per il proliferare di atti molesti e discriminatori; per questo si rivolge ai vertici di Scuole e Ordini con l’auspicio che si creino da subito le condizioni di attenzione e sostegno affinché le vittime trovino la forza di denunciare anche alla magistratura gli abusi subiti, che sono reato e non semplice 17malcostume. Sostegno e denuncia sono i presupposti per il necessario cambiamento.